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Aiutare i tanti giovani che lasciano l'Italia per cercare lavoro: questa la nuova sfida da cogliere per le associazioni dei Toscani nel Mondo, che oggi a Lucca hanno celebrato la loro Giornata con una tavola rotonda che ha ospitato istituzioni, membri della società civile, accademici e tanti giovani che hanno portato la loro esperienza e discusso del nuovo ruolo che la rete dei toscani all'estero può e deve avere in questo difficile momento economico.

Come ha sottolineato il ricercatore Irpet, Nicola Sciclone, la crisi ha colpito duramente le nuove generazioni anche in Toscana e lo sbocco lavorativo verso l'estero riguarda soprattutto la cosiddetta “fuga dei cervelli”. La generazione Millennial – ovvero i nati dagli anni Ottanta in poi – sono abituati a muoversi in tutto il mondo, come ha spiegato Alessandro Rosina, professore della Cattolica di Milano: sono aperti a ogni possibilità, innovativi e molto meno statici rispetto ai loro “fratelli” maggiori e l'Italia sta perdendo una grande ricchezza lasciandoli andare via.

Anche il coordinatore dei Giovani Toscani nel Mondo nel Sud America, Diego Cerboni, e Lucas Del Chierico, giovane argentino del comitato direttivo dei TNM, hanno spiegato come negli ultimi anni stiano arrivando sempre di più giovani dall'Europa e le associazioni devono essere in grado di aiutare, soprattutto nella prima accoglienza, questo nuovo flusso in entrata.
“I toscani che si trasferiscono in un nuovo paese hanno bisogno di aiuto per capire come muoversi, dove sono le ambasciate, i consolati, le scuole, i medici e noi siamo un punto di riferimento per loro” ha sottolineato il vicepresidente del Toscani nel Mondo, Nicola Cecchi.

E nella giornata dei Toscani nel Mondo, ospitata nel Complesso di San Francesco, sono state presentate anche tante esperienze di giovani toscani che stanno realizzando i loro sogni fuori dall'Italia, come Camilla España, ex campionessa di canottaggio che ha aperto in Cina un'attività di import-export nel settore alimentare, o Laura Artusio, che ha lanciato un progetto di collaborazione tra l'Università di Firenze e quella di Yale nel campo dell'intelligenza emotiva.

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