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La nautica toscana conquista la Cina

di Redazione il 31.01.2013

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La Toscana va forte in Cina, anche nella nautica. E' del dicembre scorso la firma di un Investment Cooperation Agreement che vedrà 4 aziende toscane protagoniste delle azioni di service alle imbarcazioni da diporto che navigano le acque dell'isola di Hainan, la Capri cinese. Le aziende toscane che hanno partecipato sono state selezionate per le competenze che sono in grado di esprimere a 360 gradi nel campo del service alle barche da diporto. Così andranno a costituire una newco che sarà poi il soggetto che insieme alla Visun Group andrà a costituire la Joint Venture Company che avrà in concessione esclusiva per 10 anni le due aree su cui a Sanya si andranno ad organizzare i servizi per la nautica da diporto.

"Un risultato positivo - commenta l'assessore regionale Gianfranco Simoncini - effetto dell’azione congiunta delle politiche di promozione e di innovazione che da tempo la Regione sostiene per rilanciare il settore. Non a caso si è arrivati a questo risultato, ha osservato ancora l’assessore, attraverso un gioco di squadra fra imprese, centri di eccellenza per l’innovazione, agenzia regionale Toscana Promozione". L’assessore ha ribadito il ruolo fondamentale della nautica toscana, che vede la presenza di alcuni fra i principali gruppi a livello mondiale, accanto ad un vasto tessuto di piccola e media impresa diffusa sul territorio, al quale è collegato un importante ed articolato indotto. Il settore, ha ricordato, ha risentito delle difficoltà di mercato legate alla crisi mondiale in atto, con l’eccezione del settore dei megayacht che registra, al contrario, positive performance. E’ proprio in virtù di questo ruolo che la Regione ha costituito, in attuazione di quanto previsto dal Piano regionale di sviluppo, un distretto integrato della nautica cui spetta il compito di coordinare le politiche per la promozione dell’intera filiera, in sinergia con il polo d’innovazione.

Per contrastare la crisi e rilanciare il settore è essenziale, secondo Simoncini che le imprese riescano sempre di più a fare rete, legando così la piccola impresa a quella media e grande. Per questo la Regione ha pubblicato un bando, che presto sarà rifinanziato, così come punta sull’innovazione e l’internazionalizzazione, oltre che al sostegno di nuove attività, in particolare, nel campo del refitting. “Con l'agremeent firmato lo scorso dicembre la nautica toscana guadagna una posizione di assoluto primato in quella che è destinata a diventare nel giro di pochi anni una delle aree più importanti per lo yachting a livello mondiale”, dice Andrea Giannecchini, vicepresidente di NAVIGO e coordinatore del progetto. “A beneficiare di questa azione saranno le aziende della subfornitura, in quanto il nuovo service center andrà ad utilizzare prodotti toscani ed italiani, ma anche i cantieri toscani che avranno per le loro barche posizionate nell'area del sud est asiatico un centro assistenza di riferimento di altissimo livello”.

L’Italia è leader mondiale nella produzione di megayachts sopra i 24 metri con 7 dei 20 produttori mondiali: di questi, 6 sono in Toscana. In particolare le imprese toscane sono circa 2800. Lucca è la provincia con il maggior numero di aziende: circa 1060 concentrate nelle aree di Viareggio e Massarosa, seguita da quella di Livorno, con 640 imprese e da Massa Carrara con oltre 400. Per il resto sono disseminate lungo l’area costiera. Gli occupati sono in totale poco meno di 15 mila, di cui il grosso nelle imprese della provincia di Lucca (6380). Basso il numero medio di addetti, che si aggira su 5,2.

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